Comitato Promotore
del Referendum Abrogativo della Polizia Locale
Gli intenti del Comitato
Questo Comitato intende eliminare l’attuale, inefficiente ed anacronistica forma di Polizia Locale, dotata di strumenti insufficienti ed inadeguati per tutelare il Cittadino, promuovendo invece davanti allo Stato soluzioni più funzionali alla realtà sociale odierna e più razionali in termini di numero di Amministrazioni di polizia esistenti: la costruzione di un nuovo modello di Polizia Regionale, che sostituisca i vari Corpi e Servizi di Polizia Locale esistenti; oppure la soppressione della Polizia Locale attuale e l’accorpamento del suo personale in una Forza di Polizia dello Stato. Vediamo più nel dettaglio.
a. qualifiche di polizia giudiziaria (Ufficiale di Polizia Giudiziaria ed Agente di Polizia Giudiziaria), di polizia stradale e di pubblica sicurezza esplicitamente piene, senza limitazioni temporali, su tutto il territorio regionale di competenza; qualifiche di pubblica sicurezza (Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza ed Agente di Pubblica Sicurezza; il Sostituto Ufficiale di Pubblica Sicurezza svolge le funzioni dell’Ufficiale di Pubblica Sicurezza in assenza di quest’ultimo) esplicitamente piene e funzioni di pubblica sicurezza esercitabili in autonomia;
1. Costituzione della Polizia Regionale, articolata verticisticamente su Comando Regionale, Comandi Provinciali e Distaccamenti Locali (questi ultimi siti nei Comuni, singoli o associati), dotata di reparti specializzati, cofinanziata da Regione, Province e Comuni:




b. Titolarità di qualifiche e funzioni su tutto il territorio regionale di competenza, con previsione di deroghe riguardo la titolarità di esse fuori dalla propria Regione (flagranza di illecito, funzioni di collegamento e rappresentanza, funzioni di soccorso in caso di calamità, collaborazione sistematica od occasionale con altri Corpi regionali, delega dell’Autorità Giudiziaria, richiesta dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, espletamento di Accertamenti Sanitari Obbligatori / Trattamenti Sanitari Obbligatori esternamente alla propria Regione, trasporto di persone o cose esternamente dalla propria Regione);
c. Ruoli, “gradi” ed eventualmente uniformi/livree definiti uniformemente a livello nazionale, prevedendo anche per la Polizia Regionale il ruolo intermedio dei “sottufficiali”;


d. Tutto il personale, Comandanti compresi, deve essere assunto a tempo indeterminato e pieno mediante concorso (volto ad accertare sia l’attitudine fisica che mentale del candidato), per garantire l’indipendenza dalla politica, nonché deve essere destinato esclusivamente ad attività inerenti le funzioni di polizia;


e. Armamento, individuale e di reparto, pari a quello previsto per la Polizia di Stato ed obbligatorio per tutti i Corpi regionali. Fuori dal servizio, possibilità di portare l’arma individuale: liberamente sul territorio regionale di competenza, per l’espletamento delle funzioni e per difesa personale; liberamente sul restante territorio nazionale, per difesa personale; dotazioni personali, veicolari ed infrastrutturali adeguate alle funzioni di polizia e adeguatamente ubicate sul territorio;


f. Accesso libero alle banche dati ministeriali di polizia e non; creazione di una banca dati nazionale per tutte le Forze di Polizia in cui reperire facilmente effigi facciali delle persone e loro generalità, per facilitare l’identificazione su strada; possibilità di prevedere un contributo economico unico a carico degli Enti Locali, proporzionale ai loro bilanci, per cofinanziare le banche dati;
g. Rapporto d’impiego di diritto pubblico per la Polizia Regionale (art. 3 D. Lgs. 165/2001) e creazione di un ordinamento disciplinare unico per la Polizia Regionale in Italia;


h. Stesso trattamento retributivo, previdenziale ed assistenziale previsto per la Polizia di Stato;
i. Inserimento della Polizia Regionale nella L. 121/1981 quale forza di polizia ai fini dell’ordine e della sicurezza pubblica;
j. Modalità di rilascio della patente di servizio, obbligatoria, per gli appartenenti alla Polizia Regionale identiche a quelle previste per gli appartenenti alla Forze di Polizia statali;


k. Formazione congiunta con le altre Forze di Polizia, nonché istituzione di scuole regionali per la Polizia Regionale con programmi il più possibile uniformi a livello nazionale per formazione ed aggiornamento professionale;
l. Possibilità di mobilità ed interscambio tra gli appartenenti alla Polizia Regionale e gli appartenenti alle Forze di Polizia statali.
2. Assorbimento della Polizia Locale nella Polizia di Stato, e/o eventualmente nell’Arma dei Carabinieri, con possibilità di scelta per ogni appartenente alla Polizia Locale di essere assorbito nella Forza di Polizia statale o diventare impiegato amministrativo comunale, provinciale, regionale o statale. A tale fine, previsione di un “contributo sicurezza” economico da parte di ogni Regione, Provincia e Comune, proporzionale al bilancio dell’Ente, per cofinanziare l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza (dal momento che gli Enti Locali non avranno più spese di mantenimento dei propri Corpi e Servizi di Polizia Locale, ma beneficeranno della sicurezza).
I punti 1. e 2. sono alternativi tra loro.


3. Possibilità per tutte le Forze di Polizia di accompagnare presso i propri Uffici la persona interessata da accertamenti di polizia giudiziaria o di polizia amministrativa, oppure a cui carico devono essere eseguite notifiche, quando non sia possibile svolgere agevolmente tali attività nel luogo in cui ci si trovi, previo avviso orale al Pubblico Ministero e per un tempo massimo di 6 ore, prorogabile in caso di specifiche necessità. Questo permetterà alle Forze di Polizia di poter compiere valutazioni più accurate a tutela della Legge, ed al contempo di tutelare la riservatezza delle persone coinvolte nelle attività.
Dall'11 aprile 2025, per i n. 3 mesi successivi, si attiverà la raccolta firme ufficiale online a sostegno dei n. 5 referendum per abrogare questa forma di Polizia Locale ormai anacronistica! Dai il tuo contributo! È facile e gratuito, e puoi farlo comodamente da casa!
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